Lo studio COdESIGN si costituisce ufficialmente nel 2002 a Roma, ma i due soci fondatori (Anna Cornaro, 1969, e Valerio de Divitiis, 1968) dal 1997 svolgono la propria attività in stretta collaborazione.
Da allora partecipano infatti a diversi concorsi sia nazionali che internazionali, nel 1997 si aggiudicano, con G. Rosa, il primo premio per la Ristrutturazione del mercato e delle aree circostanti il Castello di Gallipoli, attualmente in corso di collaudo. Dal 1997 con V. Giorgi si occupano dei progetti di Recupero Urbano per i quartieri romani di Magliana e Corviale, zone per le quali stanno redigendo diversi progetti esecutivi. Parallelamente proseguono il loro iter di ricerca individuale, nonchè un percorso di lavoro comune.
Nel 2002, sia Cornaro che de Divitiis si occupano, presso l’ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero), di diversi allestimenti, tra i quali l’esposizione Mebel 2002, di Mosca.
Nel 2006 lo studio diventa un vero e proprio laboratorio di progettazione, scegliendo il nome di COdESIGN, nel quale l’esperienza maturata trova una maggiore chiarezza di intenti, stabilendo i due punti fondamentali del percorso di ricerca:
COoperation: lo studio, pur mantenendo la propria identità, si propone di continuare ad essere terreno di collaborazione non solo con altri architetti, ma anche con diverse professionalità (archeologi, ingegneri, artigiani…).
COdE+SIGN: la matrice dominante dei progetti rimane l’attenzione all’uso dei materiali: lo studio dei codici del prodotto, perché essi, da supporti ordinari divengano segni di architettura.
L’approccio di COdESIGN parte, infatti, sempre da una approfondita conoscenza del materiale (mai scontata), delle sue tessiture e delle sue misure e da una attenzione particolare al montaggio e all’assemblaggio. Attitudine coltivata non solo nei progetti di allestimento e di interni, ma anche in quelli a più grande scala. Progettazione e realizzazione vengono considerate fasi assolutamente complementari. I progetti sono risultato di un processo il cui obiettivo è trovare una perfetta rispondenza tra concetto ed oggetto.
Alcuni progetti di recente realizzazione:
The Core, per la società Gesca Technologies, una softwarehouse di 900 mq all’interno di un capannone industriale in cui vengono testati, prodotti e presentati programmi softwares.
The Strip, per TILU’ altamoda, un Atelier-laboratorio per una stilista romana di 600 mq, anch’esso in un edificio industriale, integra spazi di lavoro ad uno showroom centrale utilizzato sia per la vendita che per sfilate ed eventi.
The Wing, un hairdresser temporaneo e dalle ridotte dimensioni, la cui progettazione si concentra su un’immagine semplice, ma efficace, con un’ attenzione speciale al processo di costruzione.
Atmospheres, miniloft su due livelli nel centro storico di Roma.
The Street, loft super-attrezzato a Roma (premiato a CASAIDEA 2011).
Fashion corner per TILU’ altamoda.
Alcuni progetti in corso di realizzazione:
Passive House, casa sperimentale impatto zero, a Cascina Garbianotto (Cuneo) che utilizza unicamente sistemi naturali per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.
Two sides, edificio residenziale a risparmio energetico, presso la via Portuense a Roma.
Recupero e rifunzionalizzazione dell’antica discesa alla Spiaggia della Purità, Gallipoli (LE).
Risistemazione della Rampa Castello di accesso al’Antico Mercato Coperto di Gallipoli (LE).
Primo intervento di riqualificazione del Castello di Gallipoli (LE).
Progetti e realizzazioni sono pubblicati su libri e riviste specializzate, in Italia e all’estero e sono stati esposti in diverse mostre.
Anna Cornaro è dottore in Composizione Architettonica “Teorie dell’Architettura” presso la Facoltà di Architettura “Ludovico Quadroni” dell’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 2004 al 2006 è stata Ricercatore presso la Tokyo University, è docente a contratto di Allestimento e Tecniche dell’Allestimento presso l’Università di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura, ha scritto numerosi saggi ed articoli apparsi su riviste specializzate quali “domus”, “OFX architettura” il web-magazine “arch’it” , e nell’inserto del Corriere delle Sera “Casamica”.